Venturini a Trevi
Nel 1645 Luca Venturini acquistò Villa Fabbri4, la più prestigiosa abitazione che era in Trevi alta, e nel 1655 Venturino Venturini costruisce un'altra casa5 con magnifica vista sulla valle, poco oltre il monastero di S. Bartolomeo, nell'attuale via Cavour o via dell'Asilo. Le grandi disponibilità della famiglia si manifestarono anche nella beneficenza. Luca ornò la chiesa di S. Reparata, ora distrutta, con il nuovo altar maggiore e un quadro di S. Francesco e nel 1658 istituì quattro canonicati in S.Emiliano6 . Numerosi altri lasciti e donazioni furono effettuati da altri membri della Famiglia7. Personaggi della famiglia Venturini eccelsero in vari campi: Anton Maria, e Rinaldo dottori e letterati, attivi ambedue nella seconda metà del Seicento, mentre Donato, militare di carriera, fu Capitano e Maggiore in Ferrara. Morì nel 17098. Il prestigio della famiglia si evince anche dai numerosi matrimoni che i suoi membri contrassero con illustri famiglie di Trevi e forestiere. Molte donne sono andate spose a uomini di illustri famiglie di Foligno: Gentile va sposa ad un Orselli (1676) Lucrezia a Giovan Francesco Onofri (1673) Giacinta a Gerolamo Gerardi (1723) e Cecilia a Carlo Vitelleschi. Intorno al 1650 Rinaldo sposa Maddalena Silvani e in seconde nozze Anna di Gregorio Jacobilli, da Foligno9. Tutto ciò ci chiarisce alcuni passaggi di proprietà di Villa Fabbri e la presenza di stemmi congiunti come quello riportato in questa pagina. L'assenza dello stemma dei Venturini nella raccolta Comunale della fine del Settecento, denota un decadimento della famiglia da condizione illustre o il trasferimento del ramo principale in altra città. Un personaggio che ha lasciato memoria imperitura nella cronaca della parrocchia di S. Croce è don Eugenio Venturini (1834-1906) ma non si sa se discenda dalla famiglia qui descritta.
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